(Adnkronos) - ''Grazie al rilevante contributo dei ricercatori il sondaggio - ha spiegato Valerio Neri, direttore generale di 'Save the Chidren Italia - ci ha permesso di avvicinare e raggiungere ragazzi che difficilmente sarebbero raggiungibili con dei metodi tradizionali di indagine. Si tratta di minori stranieri o neocomunitari o italiani che vivono condizioni di particolare vulnerabilita' e marginalita' e, in alcuni casi sfruttati anche in attivita' illegali e di prostituzione. Grazie alle loro testimonianze - ha proseguito - sono emersi alcuni nodi cruciali relativi al lavoro minorile e allo sfruttamento del lavoro di questo specifico gruppo di minori nell'area romana''.
''Spesso c'e' la necessita' da parte dei ragazzi di contribuire all'economia familiare - ha proseguito - Sono stati i ragazzi stessi, poi, a farci capire che il lavoro minorile diventa nocivo e inaccettabile quando lede la loro dignita', i loro diritti e quando non offre nessuna opportunita' di crescita e di futuro. Alla luce di cio' e' fondamentale una specifica attenzione alla conciliazione fra scuola e lavoro - ha annunciato - sviluppando percorsi che permettano a questi minori di coniugare la qualita' dell'istruzione con l'accesso al mondo del lavoro. Disincentivando cosi' la dispersione scolastica e il loro coinvolgimento in lavori scarsamente qualificanti o addirittura in attivita' illegali o di sfruttamento''.
''In questa fase storica segnata da una generale crisi economica e sociale - ha proseguito Valerio Neri - c'e' il rischio che sempre piu' minori, spinti dall'impoverimento delle famiglie, si ritrovino a lavorare. E' quindi necessario raddoppiare gli sforzi e proseguire sulla strada di questa importante collaborazione avviata con il Comune di Roma, affinche' tutto cio' non accada e si garantisca adeguato sostegno, protezione e aiuto a tutti quei ragazzi coinvolti in attivita' lavorative nocive o addirittura sfruttati''.
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