domingo, 15 de noviembre de 2009

Blogger: Víctor León Ossandón - Administrar entradas

Blogger: Víctor León Ossandón - Administrar entradas

(ASCA) - Catanzaro, 14 nov - <>.

Il suo pensiero lo confronta e lo supporta con i numeri, che confermano l'attendibilita' delle sue dichiarazioni, frutto della ricerca da lui stesso commissionata, per conto dell'organismo istituzionale che presiede e coordinata da Domenico Marino, docente UNIRC, esperto di politiche per l'emersione.

Di Iacovo ha evidenziato come, pur in una delle peggiori fasi di recessione degli ultimi decenni, la Calabria, grazie alle azioni di politiche del lavoro, attraverso i bandi per l'occupazione, e mentre a livello nazionale si perde il 5% del PIL, la Calabria va in controtendenza, facendo si che la disoccupazione fra il I* ed il IV* trimestre 2008 abbia una brusca discesa, passando dal 13,3% del I* trimestre 2008 all'11,7% del IV trimestre 2008 e anche l'occupazione cresce, come tasso attivo, dal 42,3% del I trimestre al 43,2% del IV trimestre. Ma e' proprio sul versante della regolarita' del lavoro e del lavoro nero e sommerso, in particolare, che si ha la maggiore sorpresa e risultato insieme. Si puo' tranquillamente affermare -ha sottolineato Di Iacovo- dai dati in mio possesso, frutti della ricerca commissionata per la redazione del VI rapporto sull'economia sommersa ed il lavoro non regolare che presenteremmo alla stampa entro il prossimo mese di dicembre, che sono aggiornati al 30 giugno 2009, che questo miglioramento concida con circa 6/8000 regolarizzazioni e/o nuovi posti di lavoro (compensati comunque anche da cessazioni di rapporti di lavoro in altri settori), prodotti dai bandi emessi dal Dipartimento 10 - lavoro. La tenuta macroeconomica e l'aumento della regolarita' nel campo del sommerso e del lavoro nero -evidenzia Di Iacovo- sono sicuramente l'effetto della politiche strutturali, anche di quelle del fondo sociale europeo, ben gestito dalla Regione Calabria, che forse per la prima volta nella storia della nostra regione, si sono tradotti -conclude Di Iacovo- in un miglioramento significativo degli indicatori macroeconomici, tanto da abbattere il tasso di irregolarita' nel settore del lavoro sommerso dal 26% del 2005 a circa il 23% del giugno 2009, portando quindi in valori assoluti le unita' in posizione di irregolarita', nero e/o sommerso della nostra regione da 175.200 unita' del 2005 a 170.097 del giugno 2009>>.

red/mcc/s

(Asca)

No hay comentarios:

Publicar un comentario